Ci lascia all’età di 90 anni la regina della musica country, Loretta Lynn. Ricordiamo insieme la carriera della cantautrice americana.
Ci lascia la regina del country
Loretta Lynn ci lascia all’età di 90 anni. A darne la notizia la famiglia. Si è spenta lo scorso 4 ottobre, dopo una vita passata con la chitarra in mano, completamente dedicata alla musica.
Jack White, produttore discografico statunitense la definì: “La più grande cantautrice del XX secolo”.
La sua carriera è iniziata negli anni ’60 e, da allora, è sempre stata la regina delle classifiche di musica country.
Nasce nel 1933, nel Kentucky. Figlia di un minatore, aveva sette fratelli. Sono proprio le sue origini che racconta nella canzone che è diventata il simbolo stesso della cantautrice: “Coal Miner’s Daughter”, del 1970.
Il titolo della canzone è diventato anche il titolo della sua autobiografia, dalla quale è stato successivamente tratto un film, che in Italia è stato distribuito con il titolo: “La ragazza di Nashville”.
Non è un caso se viene ricordata come la regina del country. Durante la sua carriera Loretta Lynn è stata nominata 18 volte al Grammy Awards, vincendone tre. Ed ha registrato oltre 60 dischi.
Loretta Lynn: biografia
Loretta Lynn nasce nel 1933, in una piccola località nel Kentucky: Buthcer Holler, da Melvin Webb e Clara Marie Webb. Ha otto fratelli, tra cui la cantante Crystal Gayle.
I genitori le dettero il nome di Loretta in onore dell’attrice premio oscar Loretta Young.
L’infanzia non fu delle migliori, umile e travagliata. Ma è proprio dalle sue umili origine che trasse ispirazione per le sue canzoni.
Nel 1948 sposò Oliver Lynn, dal quale prese il cognome. Il matrimonio ebbe alti e bassi e numerosi scandali vennero negli anni portati alla luce. Tuttavia, la loro relazione rimase solida, fino alla morte del marito, avvenuta nel 1996. I due ebbero sei figli.
Loretta Lynn ha sconvolto il genere country
Loretta Lynn si distinse soprattutto per aver portato non solo la sua vita nelle sue canzoni, ma anche molte tematiche che a quei tempi erano ancora un tabù. Il genere country, in particolar modo, è un genere molto conservativo (ancora oggi), di vecchi ideali e di determinati principi, ormai considerati superati.
Tra gli altri fece scalpore il singolo “Don’t Come Home A-Drinkin’ (With Lovin’ on Your Mind)”. Nel testo la moglie rifiuta le “attenzioni” di un marito che rincasa ubriaco. Negli anni ’60 una moglie non poteva di certo rifiutare il marito. Tanto più che proprio in quel periodo il pubblico sapeva che Oliver Lynn, marito di Loretta Lynn, aveva dei problemi con l’alcool. Ciò non influì negativamente, e il singolo salì primo in classifica.
Nel 1975 uscì il brano The Pill, inno femminista sulla libertà delle donne di avere figli se e quando vogliono, a favore della pillola anticoncezionale.
Loretta Lynn si fece portavoce di numerosi problemi che affliggevano le donne, le mogli, le madri, diventando un’icona dei primi movimenti femministi.
La rinascita degli anni 2000
Negli anni ’90 Loretta Lynn abbandonò le scene. Tuttavia, lo fece principalmente per prendersi cura del marito malato. Difatti, proprio a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 la regina del country riprese a calcare le scene.
Nel 2000 ha pubblicato il suo primo nuovo album dal 1988. Seguito dall’album Van Lear Rose, del 2004, e da Gold del 2006.
Si fermò nuovamente per alcuni anni (ormai quasi 80enne), fino al 2015, quando annuncia che sta lavorando a un nuovo album, Full Circle, che uscirà nel 2016 e che sarà il suo ultimo lavoro.